Pennelli per unghie: tipologie e informazioni

Per realizzare un buon trattamento estetico sulle unghie – che si tratti di una ricostruzione semplice o con nail art – la scelta del pennello giusto è fondamentale. Ogni procedura richiede infatti l’utilizzo di un pennello specifico: e proprio per questo motivo è disponibile in commercio una vasta gamma di tipologie di pennelli. Le possibilità sono talmente tate che orientarsi nella scelta non è cosa facile, soprattutto se si ha poca esperienza. In questo articolo cercheremo quindi di offrire una panoramica generale delle caratteristiche dei vari pennelli, con le indicazioni su quale modello è più indicato per ogni trattamento.

 

In cosa si differenziano i diversi modelli di pennelli per unghie

Le varie tipologie di pennelli per unghie si possono differenziare fra di loro per i seguenti aspetti:

  • Misura: in commercio esistono pennelli di tante misure diverse. La grandezza di un pennello è correlata a quella delle setole e si misura su una scala che parte da 2 (il pennello più piccolo) fino ad arrivare a 20 (il più grande)
  • Composizione delle setole: le setole di un pennello possono essere in pelo naturale oppure in pelo sintetico. Esistono anche pennelli con setole dalla composizione mista (sia naturale che sintetica). In genere un pennello dalle setole completamente naturali si riconosce dal fatto di avere la punta più scura rispetto al resto del pelo. Inoltre le setole naturali sono più morbide e setose, mentre quelle sintetiche più rigide: restano maggiormente tese anche durante l’utilizzo
  • Forma: le setole di un pennello possono avere sostanzialmente tre forme: rotonda, ovale o squadrata. A determinare la forma è la cosiddetta “ghiera”, ovvero la piccola struttura metallica che tiene legate le setole
  • Densità del pennello: i vari tipi di pennello si differenziano anche per la loro densità, ovvero per il numero delle setole presenti. Quanto più è alta la densità, tanto più il pennello sarà rigido. I pennelli con poche setole sono quindi quelli più flessibili
  • Materiale e lunghezza del manico: ci sono pennelli con manico realizzato in metallo, legno o plastica. Anche la lunghezza del manico varia da pennello a pennello. Queste possono sembrare differenze di poco conto, ma in realtà sono importanti perché vanno ad influenzare la facilità o meno nel maneggiare lo strumento.

Quale pennello scegliere per la ricostruzione in gel

Per la ricostruzione in gel vanno bene sia i pennelli naturali che quelli sintetici: la scelta in questo caso è a discrezione personale, a seconda di come ci si trova meglio. L’importante è che si tratti di un pennello piccolo (idealmente con misura da 3 a 6), perché risulta più adatto per applicare bene e in modo omogeneo la quantità giusta di gel, senza farla colare sulla pelle attorno all’unghia. Oltre ad essere piccolo, dovrebbe avere una forma ovale e piatta.

Dopo l’utilizzo, il pennello va pulito con una salvietta imbevuta di detergente con alcol oppure di un detergente specifico, il “brush cleaner”. Molte onicotecniche consigliano di togliere solo il gel in eccesso e di non fare tutte le volte una pulizia eccessivamente accurata. Il gel infatti non danneggia le setole: anzi, le rende più morbide. Bisogna però ricordarsi di conservare sempre i pennelli lontano da fonti di raggi UV, perché al contatto con essi gli eventuali residui di gel si solidificherebbero.

I pennelli più adatti per la ricostruzione in acrilico

Per una ricostruzione in acrilico è indicato un pennello naturale, perché rispetto a quello sintetico è maggiormente resistente ai solventi contenuti nel liquido monomero. Il migliore per questo tipo di trattamento è probabilmente il pennello Kolinsky in pelo di martora (un animale simile alla donnola), a punta e con una forma leggermente affusolata.

Nella scelta bisogna considerare bene anche la grandezza del pennello, che andrà a determinare la quantità di resina trattenuta e quindi la grandezza della pallina da applicare sull’unghia. Molti consigliano di iniziare con un pennello abbastanza piccolo (misura tra 6 e 10), anche se non sempre questa si rivela una scelta vincente: un pennello piccolo formerà una pallina piccola di resina, con il risultato che si impiegherà più tempo per effettuare la ricostruzione perché sarà necessario ricreare diverse palline. E, soprattutto se non si ha molta esperienza con questa tecnica, c’è il rischio che la ricostruzione non venga bene e che si formino delle protuberanze di prodotto. Usando invece un pennello più largo è possibile formare un’unica pallina di resina per ricostruire tutta l’unghia.

Tuttavia il discorso è abbastanza soggettivo: dipende anche dal grado di padronanza della tecnica. Il consiglio è quello di provare pennelli di misure diverse, in modo da trovare quella con cui ci si trova meglio.

Una volta ultimata la ricostruzione in acrilico, per la pulizia dei pennelli detergenti e solventi vanno usati con cautela e moderazione: se rimangono dei resti di detergente sulle setole, potrebbero mischiarsi alla resina, cambiarne la composizione e compromettere la buona riuscita della successiva ricostruzione.

Pennelli per nail art

Per la nail art è indispensabile disporre di una gran varietà di pennelli, diversi per misure e forme, in modo da poter effettuare le varie decorazioni nel modo più preciso possibile.
In linea di massima i pennelli dalle setole lunghe e medio lunghe sono perfetti per creare righe e decorazioni geometriche oppure per decorazioni floreali che necessitano di movimenti ampi, come fiori con petali e foglie abbastanza grandi.

Quelli con setole corte invece vanno benissimo per i microdettagli decorativi (se il pennello ha un taglio trasversale) e anche per decorazioni tridimensionali (in tal caso è meglio un pennello dal taglio quadrato).

Per entrare più nello specifico, vediamo le tipologie di pennelli più utili per la nail art:

  • Pennello di base (base nail brush): è un pennello piatto disponibile in diverse dimensioni. Serve per realizzare la base della nail art oppure per creare grandi macchie di colore
  • Pennello a ventaglio (fan nail brush): dalle setole morbide, permette di applicare senza difficoltà decorazioni come microperline o glitter. E anche, ad applicazione ultimata, di eliminarne gli eventuali eccessi
  • Pennello a punta lunga (stripes nail brush): per la sua conformazione a punta, è l’ideale per realizzare tratti puliti e precisi, come linee e onde modulabili
  • Pennello storto (medium bent nail brush): questa tipologia di pennello ha il vantaggio di avere un’impugnatura molto comoda. La sua particolare conformazione piegata non richiede di piegare il polso durante l’utilizzo. Serve più che altro per realizzare decori e disegni di forma ovale
  • Dotting tool: il dotting tool è uno strumento molto utile per la nail art, anche se non è un pennello nel senso letterale del termine. Infatti, al posto delle setole ha una piccola sfera metallica che serve per realizzare in modo assolutamente perfetto e preciso puntini, pois e dettagli particolari. Sono disponibili dotting tool con punte di varie dimensioni, in modo da poter scegliere quella più adatta all’effetto che si vuole ottenere.

In questo video, pubblicato da Federica Cimetti, è possibile vedere alcune delle tipologie di pennello di cui abbiamo parlato nell’articolo:


La mia passione per la scrittura mi ha portato in modo del tutto naturale a diventare redattrice web; di questo lavoro amo la possibilità di approfondire e condividere con i lettori gli argomenti che mi interessano. In particolare sono appassionata di tutto ciò che riguarda il settore benessere/trattamenti estetici.

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