Solventi per unghie: tipologie, cosa sapere

Scegliere un buon solvente per unghie non è un’operazione così semplice e banale come potrebbe sembrare. Se è vero che il solvente serve “solo” ad eliminare lo smalto, è anche vero che per svolgere questa funzione non deve danneggiare, né indebolire in alcun modo l’unghia. Cosa che può succedere con alcuni solventi. Bisogna infatti tenere presente che non tutti i solventi sono uguali. Anzi: le formulazioni cambiano parecchio a seconda del prodotto, sebbene la funzione svolta sia sempre la stessa. Pertanto bisogna scegliere con attenzione fra i vari solventi che si trovano in vendita. In questo articolo troverete una panoramica delle principali tipologie di solvente, con alcune indicazioni utili per scegliere un buon prodotto che non danneggi le unghie.

 

I solventi con acetone

Quando si parla di solventi la prima distinzione da fare è quella fra solventi con e senza acetone. Il classico solvente con acetone era fino a qualche tempo fa praticamente l’unico prodotto in circolazione per rimuovere lo smalto. Non c’è donna che non lo conosca, quindi. Purtroppo però non tutte sanno che l’acetone (o dimetilchetone che dir si voglia, se si preferisce usare la terminologia chimica) è un prodotto chimico abbastanza aggressivo che non andrebbe mai usato in modo continuativo. Il motivo è presto detto: indebolisce la struttura cheratinica delle unghie e ne provoca lo sfaldamento, impedendone quindi una crescita sana e corretta.

Pertanto è sconsigliabile utilizzare i solventi con acetone, o quantomeno usarli spesso. Per essere sicure di acquistare il prodotto giusto è importante controllare la lista degli ingredienti (ovvero l’inci), così da verificare l’assenza dell’acetone.

Quelli senza acetone

Fortunatamente esistono delle valide alternative. In commercio infatti sono disponibili diversi solventi con formulazioni prive di acetone, decisamente più delicati sia sulle unghie che sulla pelle. In genere, queste tipologie di solventi al posto dell’acetone contengono sostanze meno aggressive come l’alcol isopropilico e l’acetato di etile. Il fatto che queste sostanze siano più delicate non significa che siano anche meno efficaci nel rimuovere lo smalto: non è necessaria la presenza dell’acetone per garantire un buon risultato. Anche i solventi senza acetone svolgono la loro funzione come si deve: eliminano bene lo smalto (anche quelli più pigmentati e resistenti), ma lo fanno senza danneggiare l’unghia.

Inoltre le formulazioni più delicate (ad esempio quelle arricchite di oli essenziali) aiutano anche a idratare, rafforzare e nutrire le unghie. Il consiglio quindi è quello di orientarsi su queste tipologie di solventi, soprattutto se si ha spesso necessità di rimuovere lo smalto.

Solventi oleosi e non

Come anticipato nel paragrafo precedente, alcuni solventi possono anche contenere una componente oleosa.
Fra un solvente oleoso e uno non oleoso è preferibile scegliere il primo, perché la presenza di un olio emolliente (spesso si tratta di olio di mandorle)garantisce un’azione ancora più delicata e soprattutto aiuta a nutrire e idratare le unghie, compresa la zona delle cuticole.

Quelli profumati

Nella scelta di un buon solvente per unghie alcune donne considerano un fattore essenziale da tenere presente la profumazione del prodotto. Di per sé i solventi non sono certo profumati: soprattutto quelli che contengono acetone hanno un caratteristico odore piuttosto forte e pungente, che per alcune donne può risultare fastidioso. In tal caso è possibile optare per l’acquisto di un solvente contenente aromi profumati floreali, che vanno un po’ a smorzare l’odore delle sostanze solventi contenute nel prodotto.

I vari formati

I vari solventi che si trovano in vendita possono differenziarsi anche per il formato sotto cui si presentano.
Il classico solvente che tutte le donne conoscono si presenta sotto forma liquida, in boccetta (spesso la capienza è di 125 ml). Ovviamente si utilizza imbevendo con il liquido un dischetto o un batuffolo di cotone. Tuttavia esistono solventi dai formati più particolari e ancora più comodi e pratici da utilizzare: si tratta dei solventi in dischetti, di quelli con spugnetta e di quelli in penna. Vediamo quali sono le loro caratteristiche e come si utilizzano.

Solventi in dischetti

Questa tipologia di solvente è veramente comoda perché pronta all’uso: nella confezione si trovano tanti dischetti di cotone (come quelli che si usano per struccarsi) già imbevuti di solvente. Basta tirare fuori un dischetto e passarlo direttamente sulle unghie per rimuovere lo smalto: non c’è niente di più semplice e comodo! Questo formato di solvente è l’ideale da portare in viaggio.

Quelli con spugnetta ad immersione

Pratico da utilizzare e da portare in giro è anche il solvente con spugnetta. In questo caso, all’interno di un barattolo dotato di chiusura con tappo a vite si trova una spugnetta impregnata di solvente. Per rimuovere lo smalto è sufficiente aprire il barattolo e inserire un dito per volta all’interno della spugnetta: lo smalto viene via senza lasciare residui.

Anche se è efficace e pratico, questo solvente presenta due inconvenienti:

  • Il prezzo: è un po’ più caro del solvente classico in boccetta e di quello in dischetti, ma il prezzo più alto è giustificato dal fatto che di solito dura di più (anche perché è impossibile sprecare il prodotto)
  • Dopo parecchi utilizzi, la spugna può assorbire un po’ di colore e lasciare quindi qualche traccia sulle dita.

Solventi a penna

Questa tipologia di solvente ha una forma simile a quella di un correttore a penna, poiché si presenta come un tubo riempito di solvente che fuoriesce da una punta di cotone. Il formato a penna è ideale da utilizzare soprattutto per rimuovere eventuali sbavature di smalto dal giro cuticole (o da altre zone piccole dell’unghia) e anche per correggere errori e imperfezioni della nail art. Avendo una piccola punta, questo solvente permette infatti una rimozione precisa e accurata anche in porzioni di unghia molto ristrette.

I prezzi

Acquistare un solvente per unghie solo perché è più economico di un altro non ha molto senso. Forse è vero che i solventi con acetone sono meno cari di quelli più delicati, ma come abbiamo visto precedentemente l’acetone non è di certo un alleato della salute delle unghie. Vale sicuramente la pena spendere qualcosa in più per un buon prodotto, anche perché di solito si tratta di una differenza di pochi euro.

Inoltre, non è sempre vero che i solventi senza acetone siano più costosi di quelli con acetone. Diverse marche (soprattutto i brand reperibili nella grande distribuzione) commercializzano solventi acetone free dai prezzi davvero contenuti: sui 3-4 euro (o anche meno, a seconda della marca).


La mia passione per la scrittura mi ha portato in modo del tutto naturale a diventare redattrice web; di questo lavoro amo la possibilità di approfondire e condividere con i lettori gli argomenti che mi interessano. In particolare sono appassionata di tutto ciò che riguarda il settore benessere/trattamenti estetici.

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