La guida completa sulla ricostruzione in acrilico delle unghie

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Insieme alla ricostruzione in gel (dalla quale differisce per vari aspetti), la ricostruzione in acrilico è la tecnica a cui si ricorre più spesso per ricostruire le unghie naturali. In questo articolo offriremo una guida completa di questa tecnica che è piuttosto particolare e complessa, esaminando come e attraverso quali passaggi viene realizzata, i materiali necessari, nonché i suoi pro e i contro.

 

Come viene realizzata: la procedura di base

Per effettuare una ricostruzione in acrilico, la procedura di base consiste nell’unire una polvere acrilica e un liquido: la prima è detta polimero, il secondo monomero. Le due sostanze devono essere mischiate in quantità precise: due parti di liquido per una parte di polvere acrilica. Così facendo si ottiene una resina dalla giusta consistenza, facile da lavorare e modellare, con la quale viene formata una pallina da applicare direttamente sull’unghia naturale. In questo modo è possibile coprire l’unghia con uno strato resistente. Oltre alla copertura, questa procedura di ricostruzione permette anche di allungare l’unghia in modo personalizzato utilizzando le nails form.

Materiali e strumenti necessari

Per la ricostruzione in acrilico vera e propria la lista del materiale necessario è molto breve:

  • Primer
  • Polvere acrilica (si può scegliere, a seconda delle esigenze, quella trasparente oppure quella colorata per realizzare decorazioni o la french manicure)
  • Liquido monomero
  • Pennello Kolinsky a punta in martora

Prima di procedere con la ricostruzione, l’unghia va preparata usando il materiale di base necessario a questo scopo: solvente senza acetone, lime, bastoncino in legno per le cuticole, cleaner (o in alternativa una spazzolina per eliminare i residui della limatura). Inoltre, a ricostruzione ultimata servono un mattoncino buffer (per opacizzare l’unghia e rendere più uniforme la ricostruzione) e un sigillante (utile soprattutto se viene effettuata la nail art, in quanto lucida e fissa meglio le decorazioni).

I vari passaggi

Ora che abbiamo visto il materiale necessario, illustriamo passaggio per passaggio come si effettua una ricostruzione in acrilico:

  • Preparazione dell’unghia naturale, così come si farebbe con un altro tipo di ricostruzione: si eliminano eventuali residui di smalto, si spingono le cuticole verso il basso con l’apposito spingicuticole, si limano le unghie, si eliminano i residui della limatura con il cleaner o la spazzolina ed eventualmente si opacizza con il buffer
  • Stesura del primer, la cui funzione è quella di favorire l’adesione dell’acrilico all’unghia. Dopo l’applicazione bisogna aspettare che il prodotto si asciughi completamente all’aria
  • Applicazione di una tip o una cartina (questo passaggio è necessario solo se si desidera allungare le unghie)
  • Creazione della resina ricostruente: per formare la resina bisogna anzitutto fare attenzione a dosare esattamente la quantità di polimero e quella di monomero, poi intingere il pennello a punta prima nella sostanza liquida e subito dopo nella polvere acrilica. Se le dosi dei due “ingredienti” sono corrette, all’istante sulla punta del pennello si verrà a formare una pallina di resina dalla consistenza facilmente modellabile
  • Applicazione della resina sull’unghia: a questo punto si può applicare direttamente sull’unghia naturale la pallina di prodotto, creando uno strato spesso quanto si desidera e modellandolo così da conferirgli la forma necessaria. Occorre dare piccoli tocchi con il pennello ed essere molto veloci: la sostanza infatti si asciuga all’aria nel giro di 1-2 minuti e, una volta solidificata, diventa impossibile modellarla
  • Limatura finale: ultimata la ricostruzione su tutte le unghie, è necessario limarle per rifinirne la forma
  • Eventuale nail art
  • Applicazione del sigillante/lucidante: il sigillante è praticamente indispensabile in caso di unghie con nail art, altrimenti può essere sufficiente la limatura finale ed eventualmente la lucidatura con un buffer a grana sottile.

Vantaggi

La ricostruzione in acrilico presenta senza dubbio molti vantaggi:

  • Si ottiene un risultato molto naturale: alla fine le unghie non sembrano affatto rifatte, ma sono molto naturali
  • Resistenza: le unghie rifatte in acrilico resistono bene alle sollecitazioni esterne e difficilmente si rovinano o spezzano perché l’acrilico è un materiale resistente.
    Per questo motivo la ricostruzione in acrilico è perfetta anche per tutte quelle donne che svolgono quotidianamente lavori in cui le mani sono sottoposte a sollecitazioni continue o sono spesso a contatto con acqua e prodotti chimici
  • Versatilità: con l’acrilico è possibile creare sulle unghie – se si ha manualità e una certa esperienza – delle piccole opere d’arte, in quanto si tratta di un materiale altamente plasmabile e lavorabile. Anche perché non cola: e questo permette addirittura di creare decorazioni tridimensionali, poiché il prodotto aderisce bene alla posizione scelta.
    Non per nulla nelle competizioni di nail art viene usato solo l’acrilico e mai il gel, che è più difficile da lavorare e non permette di creare disegni complessi, tantomeno tridimensionali
  • Non c’è bisogno della lampada per la polimerizzazione: l’acrilico, come abbiamo visto, si asciuga e diventa solido semplicemente a contatto con l’aria
  • Facilità di rimozione: per rimuovere una ricostruzione in acrilico è sufficiente scioglierla con il solvente, immergendo le dita in esso (il tempo preciso per lo scioglimento è variabile: dipende dalla grandezza delle unghie e dallo spessore della copertura). Alla fine, con un bastoncino di legno d’arancio vanno eliminati gli eventuali residui.

Svantaggi

Anche questo tipo di ricostruzione presenta alcuni svantaggi:

  • Odore sgradevole: l’acrilico ha indubbiamente un odore pungente che può essere molto fastidioso. Questo problema si può attenuare areando bene la stanza in cui si effettua il trattamento e indossando una mascherina protettiva
  • Complessità del procedimento: sebbene possa sembrare semplice, la ricostruzione in acrilico non lo è affatto. Anche un piccolo errore può compromettere la buona riuscita del trattamento. Ad esempio, sbagliando a dosare il liquido e la polvere si può ottenere un composto troppo secco, granuloso e di difficile lavorazione, che porterà ad unghie rifatte molto fragili. Oppure, si potrebbe al contrario ottenere una resina eccessivamente liquida: con il risultato che, non aderendo bene all’unghia, lo strato rifatto potrebbe sollevarsi, favorendo la formazione di micosi o muffe. Un’altra difficoltà nella procedura sta nel fatto che, anche una volta ottenuta la miscela perfetta, bisogna essere molto veloci ed esperti nell’utilizzarla per modellare lo strato sull’unghia. Come abbiamo visto, infatti, dopo 1-2 minuti la resina solidifica, diventando inutilizzabile
  • Richiede una certa esperienza: questa tecnica non è certo alla portata di tutti, nel senso che occorre fare parecchia pratica prima di padroneggiare bene il prodotto e ottenere risultati perfetti. Per questo è importante rivolgersi a personale professionale con esperienza, soprattutto se si desiderano decorazioni complesse e particolari.

Si può fare la ricostruzione in acrilico a casa in autonomia?

Effettuare una ricostruzione di questo tipo da sole a casa non è impossibile, ma di certo per tutti i motivi che abbiamo visto è più complicato rispetto ad altre tecniche. Tuttavia, soprattutto se si è dotate di una buona manualità, si può anche provare: ovviamente dopo essersi procurate tutto il materiale necessario (per risparmiare un po’ si può optare per un kit completo per questo tipo di ricostruzione) e armandosi di molta pazienza perché probabilmente sarà necessario fare diversi tentativi prima di ottenere un buon risultato.

Per avere un’idea di come effettuare correttamente una ricostruzione in acrilico, consiglio la visione di questo video, pubblicato da Naio Nails, che spiega in modo dettagliato come prelevare la giusta quantità di prodotto per ottenere la resina ricostruente:

Quando è particolarmente indicata

La ricostruzione delle unghie in acrilico è una tecnica indicata in alcuni casi più che in altri:

  • Quando le unghie hanno una forma particolare e difficile da trattare con altre tecniche e materiali: il caso più classico è rappresentato dalla cosiddetta unghia “a cucchiaio”, ovvero rivolta verso l’alto
  • In caso di onicofagia: l’acrilico aderisce bene anche sui letti ungueali corti, tipici di chi ha il vizio di mangiarsi le unghie
  • In caso di traumi o problemi di altra natura che impediscono alle unghie di crescere in modo uniforme e corretto: la ricostruzione in acrilico favorisce il ripristino della corretta crescita del letto ungueale, correggendo le anomalie.

L’acrilico è sicuro per la salute?

Il fatto che la polvere acrilica abbia un odore forte e pungente porta molte persone a ritenere che si tratti di un prodotto tossico e che possa quindi danneggiare la salute. Se questo poteva essere vero per il passato, oggi da questo punto di vista si può stare tranquilli, perché da quando la tecnica è stata introdotta (intorno agli anni Quaranta/Cinquanta negli USA), è stata via via modificata in modo da essere completamente sicura per la salute.

Le sostanze usate attualmente, pur essendo chimiche, non sono nocive: l’importante è – va ribadito – effettuare il trattamento in un centro estetico serio e professionale, con personale qualificato. Questo non solo per delle garanzie rispetto alla sicurezza e alla salute, ma anche più banalmente per evitare che un operatore inesperto possa rovinare l’aspetto delle proprie unghie naturali: l’acrilico di per sé non danneggia l’unghia (anzi, può anche svolgere un’azione correttiva in caso di anomalie della crescita, come abbiamo visto), ma può farlo un intervento inadeguato e indelicato.


La mia passione per la scrittura mi ha portato in modo del tutto naturale a diventare redattrice web; di questo lavoro amo la possibilità di approfondire e condividere con i lettori gli argomenti che mi interessano. In particolare sono appassionata di tutto ciò che riguarda il settore benessere/trattamenti estetici.

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